Depenalizzati i reati di ingiuria, guida senza patente e altri reati minori

A due giorni dalla data di scadenza della legge delega che autorizzava il Governo a depenalizzare tutta una serie di reati previsti dal Codice Penale, si è tenuto oggi il Consiglio dei Ministri n. 100 nel quale sono state adottate le misure di depenalizzazione dei reati legati alla cannabis per uso terapeutico, guida senza patente, ingiurie, atti osceni in luogo pubblico, falso in scrittura privata e altri ancora.

L’immigrazione clandestina, come anticipato nei giorni scorsi dal Premier Matteo Renzi, non è stata depenalizzata, così come quello del disturbo con rumori alla quiete pubblica .

Con la depenalizzazione odierna questi comportamenti continuano a essere vietati, solo che, chi li commette, al posto di essere perseguito in sede penali lo sarà in sede amministrativa.

Dunque, per esempio, se una persona viene trovata a condurre senza patente non sarà più denunciata al pubblico ministero, il quale dovrà aprire un processo penale, con aggravio di tempi e costi, ma sarà multato. Così anche per le ingiurie, per la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico in violazione delle prescrizioni, e via dicendo per i vari reati che sono stati depenalizzati.

Non si deve dunque leggere l’atto del Consiglio dei Ministri di oggi come una liberalizzazione della guida senza patente, delle ingiurie o della coltivazione di cannabis.

Tutto questo rimane vietato : il Governo è intervenuto, però, facendo in modo che sia più veloce e rapido sanzionare – con una multa appunto – tutti questi comportamenti e al contempo svuotando i tribunali da tutte queste cause minori che rallentavano i tempi della giustizia.

I pubblici ministeri e i giudici, non dovendo più impiegare il proprio tempo nel perseguire questi reati minori, potranno così concentrarsi nel perseguire i veri casi di delinquenza. Tra le depenalizzazioni, troviamo anche l’innalzamento della soglia di depenalizzazione per le omissioni contributive e previdenziali, fissata a 10mila euro su base annua e il noleggio di materiale coperto da copyright.

Per comprendere meglio, nel caso, fino a ieri, si venisse trovati a guidare senza patente il Codice della Strada prevedeva una sanzione va da 2.257 € a 9.032 € ma tale sanzione poteva essere comminata solamente dopo un processo; da oggi in poi la sanzione sarà erogata immediatamente, e sarà da 5.000 € fino a 30.000 €, oltre la confisca dell’automezzo.

In caso di ingiurie, invece, cambia il giudice al quale rivolgersi : al posto di sporgere querela al pubblico ministero basterà rivolgersi al Tribunale in sede civile, richiedendo il risarcimento dei danni subiti per le ingiurie ricevute.

Così per la sottrazione di cose comuni da parte del comproprietario e l’appropriazione di cose smarrite, del tesoro o di cose ricevute per errore o caso fortuito, o per il falso in scrittura privata e la falsità in foglio firmato in bianco tra privati.

Il Consiglio dei Ministri di oggi, in questi casi, ha fissato un minimo per il risarcimento del danno, pari a 100€, e un massimo, pari a 12.000€.

Discorso un poco più complesso va fatto per la coltivazione di cannabis: molte fonti hanno commentato il provvedimento odierno come la tanto attesa depenalizzazione coltivazione cannabis.

Questo è sbagliato. Prima di tutto il Governo è intervenuto solamente nella regolamentazione della coltivazione della cannabis a uso terapeutico, quindi solo verso quelle persone che hanno ottenuto un permesso specifico per coltivare cannabis per uso terapeutico. Se non si possiede tale autorizzazione, coltivare marijuana rimane un reato.

Per chi possiede l’autorizzazione di coltivare marijuana, invece, con la depenalizzazione della coltivazione marijuana di oggi, nel caso si superassero i limiti previsti dalla autorizzazione concessa, non si verrà denunciati al Pubblico Ministero ma si sarà sanzionati con una multa che va da un minimo di 5.000€ fino ad un massimo di 30.000€.

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